domenica 10 giugno 2012


Sull’isola a volte abitata 

Sull’isola a volte abitata di quel che siamo,
ci sono notti, mattini e albe
in cui sentiamo  il bisogno di morire.
Allora sappiamo tutto di quel che è stato e sarà.

Il mondo ci appare definitivamente spiegato e ci
invade una grande serenità, e si dicono le
parole che la esprimono.

Solleviamo un pugno di terra e la stringiamo tra le mani.
Che dolcezza.
Lì si contiene tutta la verità sopportabile:
il contorno, la volontà, i limiti.

Possiamo allora dire che siamo liberi,
con la pace e il sorriso di chi si riconosce
e ha viaggiato intorno al mondo infaticabile,
perché ha morso l’anima fino  all’osso.

Liberiamo pian piano la terra dove avvengono miracoli
come l’acqua, la pietra, la radice.
Ognuno di noi è per ora la vita.
Questo ci basti.

José Saramago


Nessun commento:

Posta un commento