giovedì 31 maggio 2012


Da Il Canto della Strada

A partire da quest’ora mi ordino libero
di limiti e linee immaginarie,
Vado dove voglio, totale e assoluto
signore di me,
Do ascolto agli altri, considerando bene
quello che dicono,
M'arresto, ricerco, ricevo, contemplo,
Lievemente, ma con volontà
incoercibile, mi svincolo dalle remore
che vorrebbero trattenermi.

Walt Whitman


Ella si rifiuta


Ella si rifiuta sempre di capire, d'intendere,
ride per nascondere il terrore di se stessa.
ha sempre camminato sotto le arcate delle notti
e dovunque è passata ha lasciato l'impronta delle cose spezzate

Paul Eluard



Io sono l’unica il cui destino...

Io sono l’unica il cui destino
lingua non indaga, occhio non piange;
non ho mai causato un cupo pensiero,
né un sorriso di gioia, da quando sono nata.

Tra piaceri segreti e lacrime segrete,
questa mutevole vita mi è sfuggita,
dopo diciott’anni ancora così solitaria
come nel giorno della mia nascita.

E vi furono tempi che non posso nascondere,
tempi in cui tutto ciò era terribile,
quando la mia triste anima perse il suo orgoglio
e desiderò qualcuno che l’amasse.

Ma ciò apparteneva ai primi ardori
di sentimenti poi repressi dal dolore;
e sono morti da così lungo tempo
che stento a credere siano mai esistiti.

Prima si dissolse la speranza giovanile,
poi svanì l’arcobaleno della fantasia;
infine l’esperienza mi insegnò che mai
crebbe in un cuore mortale la verità.

Era già amaro pensare che l’umanità
fosse insincera, sterile, servile;
ma peggio fu fidarmi della mia mente
e trovarvi la stessa corruzione.

Emily Brontë



Amore dopo amore 

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

Derek Walcott



La città 

Hai detto: "Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento,
dove il mio cuore come un morto sta sepolto,
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo attorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina".

Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c'è nave non c'è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l'hai sciupata su tutta la terra.

Constantinos Kavafis




Niente accade due volte

Niente può accadere due volte.
La triste conseguenza è che
arriviamo qui senza nessuna preparazione
e ce ne andiamo
senza possibilità di fare esperienza.

Anche se nessuno è stupido,
e perfino quelli più intelligenti
non possono ripetere la classe:
le lezioni si possono seguire una volta soltanto.

Nessun giorno sarà uguale a quello di ieri
non ci sono due notti che insegnano la felicità
proprio allo stesso modo
e con gli stessi baci.

Wislawa Szymborska



Ragioni non chiedete 

Ragioni non chiedete, non ne ho,
o ne darò a iosa: lo sappiamo
che le ragioni son parole, tutte nate
dal mite perbenismo che impariamo.

Ragioni non chiedete per capire
la forza di marea che m'empie il petto,
questo star male al mondo e in questa legge:
la legge io non l'ho fatta,
il mondo io non l'accetto.

Josè Saramago




Aspettami ed io tornerò

Aspettami ed io tornerò,
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c'è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami quando ne avranno abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.

Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell'anima mia...
Aspettami. E non t'affrettare
a bere insieme con loro.

Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.

Konstantin Simonov



Lettera d'amore 

È un mese che sei partito, e ti scrivo - per un'unica volta.
Non ho mai più saputo nulla di te, se non che ti sentivi "bene e quasi felice".
Neanche Cesarino m'ha più scritto. Non aspetto più nulla. Ma ti scrivo perché c'è una verità che ti voglio aver detto, che forse ti entrerà in petto ora che tè la dico di lontano e senza più speranza di rivederti.
Dino, io e te ci siamo amati come non era possibile amarsi di più, come nessuno potrà mai amare di più.
Dino, e il dolore non importa, e non importa la morte. Io son già fuori della vita, anche se piango ancora.
Dino, fa di salvare nella tua anima il ricordo del nostro amore, poi che non hai saputo voler salvare l'amore nella vita, fa di portarlo nell'eternità com'io lo porterò!

Sibilla Aleramo a Dino Campana




Non saprai mai

Che la beltà del mondo ha già il tuo viso,
di tua dolcezza vive, splende del tuo chiarore,
e all’orizzonte il pensieroso lago
narra soltanto la tua serenità.

Non saprai mai che porto la tua anima
come una luce d’oro che rischiara i passi;
che un po’ della tua voce suona nel mio canto.

Dolce fiaccola i tuoi raggi, dolce braciere la tua fiamma,
mi insegnano il cammino dei tuoi passi,
e un poco ancora vivi, perché ti sopravvivo.

Marguerite Yourcenar



Aria del dio della felicità

Mi fai spuntare le lacrime, fratello,
vedo che la vita non è allegra.
Ecco una mela: io ne possiedo tre,
perciò una la regalo a te.
Non ci vedo niente di eccezionale:
e l’uno e l’altro possiamo vivere.
Solo i semi, promettimelo,
avido non inghiottirli,
sputali invece a terra
prima che mi allontani.
E se poi cresce un melo
dentro il mio campicello
vieni a prenderti i frutti:
è il tuo albero quello.

Bertolt Brecht


mercoledì 30 maggio 2012


"Io sono la periferia di una città inesistente, la chiosa prolissa di un libro non scritto. Non sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non so pensare, non so volere. Sono una figura di un romanzo ancora da scrivere, che passa aerea e sfaldata senza aver avuto una realtà, fra i sogni di chi non ha saputo completarmi.
Penso in continuazione, sento in continuazione; ma il mio pensiero è privo di raziocinio, la mia emozione è priva di emozione! Da una botola situata lassù, sto precipitando per lo spazio infinito, in una caduta senza direzione, infinitupla e vuota. La mia anima è un maelstrom nero, una vasta vertigine intorno al vuoto, un movimento di un oceano senza confini intorno ad un buco del nulla, e, nelle acque, che più che acque sono turbini, galleggiano le immagini di ciò che ho visto e scritto nel mondo: vorticano case, volti, libri, casse, echi di musiche e spezzoni di voci in un turbine sinistro e senza fondo. E io, proprio io, sono il centro che esiste soltanto per una geometria dell'abisso; sono il nulla intorno a cui questo movimento gira, come fine a se stesso, con quel centro che esiste solo perchè ogni cerchio deve possedere un centro. lo, proprio io, sono il pozzo senza pareti ma con la resistenza delle pareti, il centro del tutto con il nulla intorno"

Fernando Pessoa



Dal cassetto

Volevo appenderla a un muro della stanza.
Ma l’umidità del cassetto l’ha guastata.
Non la metto in un quadro questa foto.
Dovevo conservarla con più cura.

Queste le labbra, questo il viso –
ah, per un giorno solo, per un’ora
solo tornasse quel passato.

Non la metto in un quadro questa foto.
Mi fa soffrire vederla così guasta.
Del resto, se anche non fosse guasta,
che fastidio badare a non tradirmi –
una parola o il tono della voce –
se mai qualcuno mi chiedesse chi era.

Konstantinos Kavafis




Nell’attesa immobile dell’amore

Non ti ritrovo più laggiù nella distanza.
Invano potrei cercarti
là dove il mio pensiero tante volte
andò a sorprendere il tuo sonno,
o il tuo riso, o il tuo gioco.
Non sono più lì, che con te li hai portati
Tieni la mia anima tutta sospesa sopra il gran vuoto.
Ed io, smarrito, cieco
non so come raggiungerti, là dove sei,
se aprendo semplicemente la porta,
o gridando; o se solo mi potrai sentire,
ti giungerà la mia ansia nell'assoluta attesa immobile dell'amore.

Pedro Salinas



Ansia

Ansia
di lasciarsi indietro a poco a poco
aneddoti, vestiti e carezze,
di raggiungere,
di là da tutto
quanto in te cambia,
ciò che è nudo ed eterno.

E mentre girano e
girano, offrendosi
ingannandosi
i tuoi volti, i tuoi capricci, i tuoi baci,
le tue delizie volubili, i tuoi contatti
rapidi con il mondo,
aver raggiunto
il centro puro, immobile, di te stessa.

Pedro Salinas



Viaggio

Amandoti, pelle contro pelle, ho pensato spesso
di viaggiare senza un soldo fino a qualche trono di fango
dove un maestro possa insegnarmi come condurre
la mia vita lontano dal dolore, per il solo amore
nell'abbraccio indolore di pietra e lago.

Smarrito nella distesa dei tuoi capelli non sono mai stato smarrito
abbastanza da smarrire la strada che dovevo percorrere;
senza fiato accanto al tuo corpo non ho potuto rispettare
la volontà che mi proibisce patti, voti
o promesse, e spesso mentre dormivi
ho scrutato con sacro terrore la tua bellezza.

Adesso
so perché molti uomini si sono fermati a piangere
a metà strada tra gli amori che lasciano e cercano
e si sono chiesti se il viaggio li conduca da qualche parte
gli orizzonti assumono la morbida linea della tua guancia,
il cielo ventoso è una cornice per i tuoi capelli.

Leonard Cohen


martedì 29 maggio 2012


L’amore è una compagnia

L’amore è una compagnia.
Non so più andare solo per le strade,
perchè non posso più andar solo.
Un pensiero visibile mi fa camminare più svelto
e veder meno, e nello stesso tempo
mi dà piacere di camminare e vedere tutto.

Anche la sua assenza
è una cosa che sta con me.
E l’amo tanto che non so come desiderarla.
Se non la vedo, la immagino
e sono forte come gli alberi alti.

Ma se la vedo tremo,
non so che ne è di ciò che sento
nella sua assenza.
In tutto me stesso
ogni forza mi abbandona.

Tutta la realtà mi guarda
come un girasole con il suo viso nel mezzo.

Alberto Caeiro
alias Fernando Pessoa



Ho bisogno di silenzio


Ho bisogno di silenzio
come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.

Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.

Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.

Gli amici veri, pochi, uno?
Sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.
Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.


Alda Merini



Vengano Infine

Vengano infine le alte allegrie,
le ardenti aurore, le notti calme,
venga la pace agognata, le armonie,
e il riscatto del frutto, e il fiore delle anime.

Che vengano, amor mio, perché questi giorni
son di stanchezza mortale,
di rabbia e agonia
e nulla.

Josè Saramago



L'AMORE QUANDO SI RIVELA

L'amore, quando si rivela,
Non si sa rivelare.
Sa bene guardare lei,
Ma non le sa parlare.

Chi vuol dire quel che sente
Non sa quel che deve dire.
Parla: sembra mentire...
Tace: sembra dimenticare...

Ah, ma se lei indovinasse,
Se potesse udire lo sguardo,
E se uno sguardo le bastasse
Per sapere che la sto amando!

Ma chi sente molto, tace;
Chi vuol dire quello che sente
Resta senz'anima né parola,
Resta solo, completamente!

Ma se questo potesse raccontarle
Quel che non oso raccontarle,
Non dovrò più parlarle,
Perché le sto parlando...

Fernando Pessoa