sabato 23 giugno 2012


Piango

Piango
come dovrebbero gli altri su me piangere,
e nessuno invece nessuno
la mia agonia intende.

Piango
per la cecità degli altri,
di tutti che non sanno vedermi,
che sulla lor strada m'incontrano
e nel fondo dei miei occhi
vedere non sanno
quest'infinita supplica d'amore,
ch'io in carità essere sentita vorrei,
e cara a tutti sentirmi
qual mi son creata
con lungo martirio e sì pura fede...

Piango
come dovrebbero gli altri su me piangere,
Oh, non piangere, no
ma all'agonia strapparmi,
dalla morte che pietosa sola mi vuole.

Sibilla Aleramo


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