È un mese che sei partito, e ti scrivo - per un'unica volta.
Non ho mai più saputo nulla di te, se non che ti sentivi
"bene e quasi felice".
Neanche Cesarino m'ha più scritto. Non aspetto più nulla. Ma
ti scrivo perché c'è una verità che ti voglio aver detto, che forse ti entrerà
in petto ora che tè la dico di lontano e senza più speranza di rivederti.
Dino, io e te ci siamo amati come non era possibile amarsi
di più, come nessuno potrà mai amare di più.
Dino, e il dolore non importa, e non importa la morte. Io
son già fuori della vita, anche se piango ancora.
Dino, fa di salvare nella tua anima il ricordo del nostro
amore, poi che non hai saputo voler salvare l'amore nella vita, fa di portarlo
nell'eternità com'io lo porterò!
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